martedì 1 aprile 2014

Rusa de' cavei...



Mi sono sempre piaciute molto le bionde.
Luminose, raggianti, solari.
Quando incontrai la prima "bionda" me ne innamorai a prima vista e la invitai a casa.
Fu una bella storia, breve, ma intensa, durante la quale capii che le bionde avrebbero fatto parte della mia vita per sempre.
Una bionda via l'altra negli anni.
Come da ragazzini al pub il sabato sera.
Finita una, sotto l'altra.

In un angolo, le rosse.

Ho tanti amici che preferiscono le rosse e non ho mai capito veramente il perché.
"Fa figo"
"Questo pub è solo per chi va con le rosse"
"Le rosse sono meglio delle bionde, fidati!"

Li ho sempre guardati un po' di sottecchi, quelli "con le rosse". Mi sembravano tutti un po' invasati, come una setta americana di quelle che un giorno ti danno da bere una pozione con la promessa di una vita migliore.

Poi un giorno un amico mi disse "abbracciala" e io lo feci, pur riluttante.
E sentii qualcosa cambiare in me.
Era davvero come dicevano: calda, sensuale, dolce e sensibile.

Tornai a casa, quella sera, con il cuore con le palpitazioni e una sensazione di disagio
"E mo' come glielo dico?"

Non glielo dissi.
In quei giorni venne a farmi visita una tedesca, una cougar come direbbero alcuni, una che non scherza mica, non perdona. Devi fare quello che dice lei, sennò ti pianta lì ai parchetti con un pugno di mosche.
Quindi uscii con lei più volte e lasciai la bionda sul divano a osservarmi un po' indispettita.
Continuai a uscire con la tedesca e ricominciai anche a frequentare quella tenera e piccola amica giapponese, tanto dolce e simpatica.

Finchè lei capì.
Una sera, in un pub di periferia, le feci conoscere un amico.
Si innamorarono e mi lasciarono lì, da solo.

Ma la rossa era già tra le mie braccia a scaldarmi.


(immagine presa da internet)


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