domenica 28 settembre 2014

Irrequieto

Ogni tanto qualche amico mi chiede se, quando faccio una foto, penso a ciò che sto facendo, all'effetto che voglio dare, al messaggio che voglio trasmettere. 
Vogliono sapere se c'è un qualcosa "prima" dello scatto dell'immagine o se piuttosto è una realizzazione "postuma".
Io di solito rispondo così: "Quando tu vuoi fare un risotto al barolo, ci pensi prima o metti insieme gli ingredienti a caso e poi vedi com'è venuto?"

Ecco, per me un po' è così: se voglio fare un risotto al barolo prenderò gli ingredienti giusti, li utilizzerò secondo le dosi e le tempistiche corrette e, se posso, lo farò assaggiare a un amico che ne sa più di me per sapere cosa ne pensa.

Poi la classica "botta di culo" non guasta mai.

Ma può capitare che magari quell'immagine che tu hai fatto, che sentivi dentro, che volevi fare da tempo, ha per chi la vede un significato che non ti puoi neanche immaginare.



Guardando quest'immagine una amica mi scrive:

Questa dice del tuo animo irrequieto. Non è il banale "ti guardo mentre dormi, come sei bella".
Ma è il "non riesco a dormire", mi alzo e sento nel cuore quel grido di senso di cui ho bisogno

Io pensavo di farmi un riso e prezzemolo, ma qualcuno c'ha visto di più.

Evidentemente chi ha più fame apprezza di più le cose semplici.







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